L’Ecosistema urbano di Rimini è stato classificato al 33º posto nell’ultima classifica realizzata da Legambiente tra i capoluoghi di provincia italiani. Si tratta della 22ª classifica messa a punto dall’associazione ambientalista.
Rimini fa passi avanti in vari indicatori rispetto al 2014, ma scende di un paio di posizioni in Regione perchè Reggio Emilia e Ravenna nell’ultimo anno sono migliorate di più.
A penalizzare Rimini sono sempre i fattori che dipendono dalle sue caratteristiche: una piccola città per numero di residenti, ma che viene frequentata da un altissimo numero di non residenti, soprattutto in estate.
Ecco allora il traffico a pesare molto più negativamente rispetto a città di dimensioni simili, come Forlì o Ravenna. Di qui il numero di superamenti nocivi dei livelli di ozono (ben 64) dove figura all’ultimo posto in regione. Ciò nonostante, migliora però il dato sulle micropolveri: la media del PM 10 scende da 31 a 29 (64ª in Italia).
Rimini resta ultima alla voce rifiuti urbani, con oltre 798 kg pro capite ogni anno: un dato sul quale, di nuovo, pesa enormemente il fattore estivo. Comunque circa 15 chili in meno rispetto a un anno fa.
In compenso Rimini è sempre fra le migliori per la percentuale di raccolta differenziata: 13ª in Italia (nel 2014 era 11ª, anche se in un anno migliora dal 61,4% al 63,2%,), seconda in regione alla sola Parma.
Stessa posizione in regione, anche se in discesa di qualche posto (27º) a livello nazionale, per il contenimento della dispersione idrica in rete. Piuttosto elevato il consumo giornaliero di acqua potabile: 153,8 litri per abitante (55ª), e ancora una volta qui è l’estate turistica a cambiare le carte in tavola.
Stesso discorso, purtroppo, per l’alto numero di incidenti stradali gravi: a Rimini 5,51 vittime ogni 100 mila abitanti; ma Legambiente ha utilizzato dati Istat del 2013, mentre la tendenza è in calo.
Inoltre: Rimini è 28ª in Italia per tasso di motorizzazione (59 auto ogni 100 abitanti); terza tra le città medie per viaggi collettivi (144 passeggeri trasportati per abitante); 20ª per piste ciclabili e 32ª per strade pedonalizzate.
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La Ricerca Ecosistema Urbano 2015
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